Il mondo dei piccoli prestiti è alquanto vario e interessante perché ci sono davvero tante opportunità sul mercato da poter cogliere “al volo”. Il prestito viene definito “piccolo” dal momento in cui si chiedono degli importi fino a 3.000 – 5.000 euro, a seconda delle banche e delle società finanziarie cui si fa richiesta.

Dato che sono somme davvero esigue, spesso questo si traduce in prestiti concessi anche a chi non ha particolari garanzie, come i senza busta paga (non disoccupati, però).

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Chi può richiedere piccoli prestiti?

  • dipendenti del settore pubblico e statale;
  • dipendenti privati di S.p.A. o SRL con più di 16 dipendenti;
  • pensionati;
  • lavoratori autonomi per i piccoli prestiti senza busta paga;
  • cattivi pagatori e protestati solo se dipendenti o pensionati.

Piccoli prestiti senza busta paga

Piccoli prestiti senza busta paga

In considerazione dell’esiguità della somma di denaro richiesta, spesso i prestiti di piccolo importo sono concessi anche ai lavoratori autonomi (che non hanno dunque una busta paga).

In questo caso, però, potrebbe essere necessario fornire tutta una serie di garanzie aggiuntive rispetto a quelle classiche, come ad esempio la firma di un garante o altra garanzia reale.

Le garanzie aggiuntive (o integrative) servono in maniera particolare se si sta facendo la prima richiesta di prestito della propria vita, dunque se non si ha uno storico di affidabilità, oppure se si è cattivi pagatori o protestati.

Soggetti che hanno avuto disguidi finanziari in passato, infatti, difficile riusciranno a trovare un prestito personale, a meno di provare che hanno un buon lavoro e di fornire delle garanzie extra, come detto.

Piccoli prestiti senza busta paga e senza garanzie

Se non si dovesse avere un lavoro da dipendente, e non si dovessero avere neanche delle garanzie, potrebbe diventare complesso riuscire a trovare un finanziamento.

Ecco che i piccoli prestiti personali possono aiutare, nel senso che chiedere fino a:

A seconda dei casi e delle necessità che si hanno, un piccolo prestito personale può essere fatto spesso anche senza alcuna busta paga e senza alcuna garanzia (come una fidejussione).

Tenete in ogni caso presente che la decisione finale spetta sempre alla società finanziaria.

Piccoli prestiti INPS (o ex-Inpdap) e NOIPA

Piccoli prestiti INPS (o ex-Inpdap) e NOIPA

Da sempre i lavoratori dipendenti ed i pensionati, sia del settore privato che di quello pubblico, sono agevolati nella richiesta di prestiti e finanziamenti.

La sicurezza che viene fornita dalla presenza dello stipendio o della pensione permettono ad ogni finanziaria di concedere prestiti senza problemi (anche fino a 30.000 € ) . Soprattutto se l’importo richiesto è di modeste dimensioni, diventa ancora più semplice e veloce ottenere credito.

I piccoli prestiti INPS, come anche i piccoli prestiti NOIPA, vengono concessi per importi massimi che sono calcolati sulla base dello stipendio mensile e a seconda della durata voluta di rimborso.

Oggi dipendenti e pensionati sia del settore pubblico che di quello privato devono fare domanda di prestiti agevolati rivolgendosi direttamente all’INPS. Per saperne di più in merito alla somma massima che si può ottenere e alle varie soluzioni di finanziamenti per piccoli importi, si può sempre dare un’occhiata alle tabelle di piccoli prestiti INPDAP (INPS, oggi), disponibili sul sito ufficiale dell’ente. Il prontuario, questo l’altro nome con cui tale tabella è conosciuta, permette di avere un colpo d’occhio molto completo sulle soluzioni di finanziamento previste da questo ente previdenziale.

Fino al 2011 l’ente che si occupava della previdenza per i dipendenti ed i pensionati pubblici era l’INPDAP, ed anche per questo motivo si parla spesso di prestiti ex-INPDAP.

Sia dipendenti che pensionati possono fare richiesta di piccoli prestiti immediati, e solitamente la risposta da parte della finanziaria è positiva. Si tratta in ogni caso di prestiti velocissimi, ottenibili anche nel giro di 24/48 ore dalla richiesta; spesso, in questi casi, si parla si prestiti urgenti in giornata.

Come avere piccoli prestiti anche on-line

Per poter fare richiesta di piccoli prestiti ci sono due modi:

  1. Rivolgersi ad una società finanziaria o ad una banca, presentando le proprie necessità (in questa maniera si possono richiedere, ad esempio, i piccoli prestiti di Poste Italiane, sia Bancoposta che con Postepay, o quelli Agos (sito ufficiale));
  2. Optare per i piccoli prestiti on line, molto semplici da richiedere. Tutto quello che bisogna fare è compilare una richiesta di contatto (mai impegnativa) e attendere di venire contattati (email o telefono). A questo punto si potranno indicare le proprie necessità e si riceverà la migliore offerta in assoluto (questa soluzione è quella che si può fare con i piccoli prestiti Findomestic, Unicredit, BNL o Intesa San Paolo, ad esempio).

Importo del prestito. In genere più è piccolo il prestito e più velocemente si può ottenere la somma di cui si ha bisogno. Prestiti da 500€, 300 €,  500 €, 1.000€, 1.500€ o fino a 2.000€ sono solitamente molto rapidi.

Modalità di richiesta. Chiedere dei piccoli prestiti online è molto più rapido rispetto al farlo in agenzia. Società finanziarie come Super Credito (vedi il sito ufficiale per un preventivo gratuito veloce) o come Younited Credit (vedi sito ufficiale) permettono di ottenere piccoli prestiti.

Lavoro che si svolge. Solitamente i dipendenti pubblici e statali possono contare su risposte molto più rapide da parte di banche e finanziarie. Lo stesso possiamo dire dei pensionati.

Al contrario, i lavoratori autonomi e senza busta paga potrebbero aver bisogno di più tempo (oltre le 48 ore) perché sono maggiori i controllo che la banca e la finanziaria effettuano.

Per lo stesso motivo i prestiti per i disoccupati, come i prestiti per le casalinghe, non vengono concessi affatto.

Garanzie extra. Per migliorare le possibilità di riuscita è possibile fare domanda di prestiti con garante, come un fidejussore.

Questo soggetto si impegna a garantire il rimborso del finanziamento e, se il debitore principale non paga, è costretto a farlo lui al suo posto (poi ha il diritto di rivalersi sul debitore principale, cioè di avere il rimborso delle somme pagate per suo conto). Se il garante decide di non pagare, può essere iscritto nel registro dei cattivi pagatori.

In alternativa si possono fornire altre garanzie o provare altre entrare dimostrabili, come ad esempio l’affitto di una casa o di un locale di proprietà, che possono dimostrare che si è capaci di rimborsare il finanziamento.

Cattivo pagatore e protestato. Per poter ottenere dei piccoli prestiti, è fondamentale non essere segnalati come cattivo pagatore né come protestato: in entrambi i casi le tempistiche si allungano perché sono di più i controlli che le banche e le finanziarie devono fare per poter decidere se concedere o meno il prestito.

Piccoli prestiti per cattivi pagatori iscritti CRIF, e protestati

Piccoli prestiti per cattivi pagatori iscritti CRIF, e protestati

La richiesta di finanziamenti per importi piccoli è spesso fatta anche dai cattivi pagatori e dai protestati, nella convinzione che l’esiguità della somma permetta di ottenere più semplicemente il finanziamento.

Se, da un lato, questo è vero, perché l’istituto di credito è più disposto a dare 2.000 in prestito piuttosto che 30.000 (ad esempio), dall’altro comunque bisogna dimostrare una certa solidità finanziaria, il che significa:

  • Dimostrare di avere un lavoro;
  • Possibilmente dimostrare di non essere più iscritti nel registro dei cattivi pagatori (anche se ovviamente ci sono delle tempistiche da rispettare)
  • Meglio se si ha un garante (fidejussore), perché con poche garanzie o con nessuna garanzia è più difficile avere una risposta positiva.

Piccoli prestiti cambializzati

I cattivi pagatori possono fare domanda di piccoli prestiti con cambiali, ma solo a determinate condizioni.

Diciamo che richiedere dei finanziamenti di piccole dimensioni fornendo delle cambiali a garanzia non è una cosa così semplice, anche perché sono sempre di meno le società che propongono prestiti con cambiali (per maggiori informazioni leggi il nostro https://prestiticambializzati360.com/ ).

Tra gli svantaggi di queste soluzioni troviamo:

  • la maggiore difficoltà nel poterli ottenere;
  • il costo, maggiore rispetto alla media dei prestiti di piccoli importi tradizionali (bisogna considerare che la cambiali hanno un bollo applicato ad ognuna).

In questo caso bisogna stare attenti agli annunci di offro prestito cambializzato.

Piccoli prestiti tra privati

Piccoli prestiti tra privati

Altra soluzione per fare domanda di prestiti di piccoli importi sono i finanziamenti tra privati, come quelli proposti da apposite agenzie di intermediazione come Smartika, Prestiamoci e Soisy.

Queste tre agenzie si occupano di far incontrare domanda ed offerta di denaro: chi ha bisogno di un prestito si rivolge a queste agenzie come “richiedente”, chi invece ha del denaro da prestare e vuole guadagnare un po’ di denaro da esso, questo soggetto si rivolge a queste imprese come “investitore” o “prestatore”.

Effettivamente, dal lato di chi presta denaro, i prestiti tra privati possono essere visti come un investimento perché una parte del tasso di interesse pagato da chi richiede in prestito denaro, viene girato al prestatore come remunerazione del suo impegno e rischio.

A contrario di quello che si dice spesso, non si possono chiedere prestiti tra privati cambializzati: c’è chi pensa che rivolgersi alle agenzie di mediazione permetta di ottenere prestiti “impossibili” per altre banche e finanziarie. Questo non è assolutamente vero, perché anche le agenzie di finanziamenti tra persone hanno delle regole da rispettare (sono società finanziarie a tutti gli effetti), al massimo può essere reale il fatto che anche persone con un “punteggio di credito” possono ottenere credito, ma semplicemente perché alcuni investitori mettono a disposizione il proprio denaro anche a soggetti appartenenti alle categorie di rischio più elevate.

Come funzionano i piccoli prestiti

La caratteristica principale di questi finanziamenti è la velocità con la quale vengono concessi: dopo aver fatto domanda (anche online) si ha una risposta di fattibilità di solito da 1 ora, fino a 24/48 ore. Qualora la richiesta venga accettata, si ottiene l’accredito della somma sul proprio conto corrente entro 1 giorno al massimo.

Per questo motivo è corretto parlare di piccoli prestiti veloci, soprattutto se si effettua tutto su internet (tra l’altro, i piccoli prestiti online spesso hanno anche dei tassi più bassi rispetto alla media).

La durata massima del finanziamento è variabile da 48 a 84 mesi, a seconda delle banche / società finanziarie che concedono il prestito, mentre il rimborso avviene con addebito diretto dal proprio conto corrente (in alternativa si può usare anche il bollettino postale e in questo caso si parla di piccoli prestiti con bollettini postali).

Piccoli prestiti per autonomi, senza cessione del quinto

Piccoli prestiti per autonomi, senza cessione del quinto

Si lega al concetto di prestiti senza busta paga, quello per autonomi, o senza cessione del quinto, è un finanziamento di piccoli importi che viene concesso a chi è imprenditore di sé stesso e ha bisogno di denaro.

Sono finanziamenti che devono essere garantiti dalla presenza della dichiarazione dei redditi, da cui la finanziaria evince l’importo che si guadagna e decide l’eventuale somma massima da concedere in prestito.

Tutti gli autonomi (imprenditori di piccole imprese, agricoltori o braccianti agricoli, liberi professionisti in generale, agenti di commercio, ecc) possono fare richiesta di piccoli prestiti online e ottenere il denaro senza grande difficoltà.

A seconda dei casi potrebbe essere difficile avere i piccoli prestiti se non si ha una garanzia, per cui si potrebbe aver bisogno di fare domanda con garante o di un’altra garanzia reale (come ad esempio l’affitto di una casa o di un locale di proprietà).

Piccoli prestiti per disoccupati

Chi non ha un lavoro non può certamente fare domanda di prestito, perché verrebbe rifiutato con certezza. Alla stessa stregua troviamo tutti quelli senza reddito dimostrabile, che dunque non possono mettere in evidenza di lavorare e guadagnare qualcosa con cui poter garantire il rimborso del finanziamento. Rientrano in questa categoria i prestiti per casalinghe senza reddito (che potrebbero chiedere prestiti dietro la garanzia del coniuge, ma solo se l’importo è realmente minimo).

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