Come sapere se si è segnalati al Crif

Leggendo questo articolo, potrai scoprire innumerevoli informazioni per capire se la tua situazione creditizia è in regola oppure no. In altre parole, vuoi sapere se si è segnalati al Crif? Per conoscere ogni particolare in tal senso, non ti resta altro da fare che passare al paragrafo successivo.

Cos’è il Crif, in breve

Crif è l’acronimo di Centrale Rischi Finanziari. Questa società italiana supporta tutte le forme di credito al consumo individuando quelle situazioni potenzialmente rischiose.

In poche parole, il suo database contiene ogni tipologia di informazione relativa ai finanziamenti e ai prestiti concessi ai privati o alle imprese. Oltre a ciò, vengono presi in considerazione anche quei prodotti come le carte di credito e le cessioni del quinto che prevedono il rispetto di determinate scadenze per pagare questo o quell’altro servizio.

Come sapere se si è segnalati al Crif?

Per sapere se sei presente all’interno del database finanziario ed anagrafico del Crif, ti basta seguire una semplice procedura online collegandoti al sito www.modulorichiesta.crif.com.

Una volta sul portale, dovrai cliccare sul tasto Persona per poi sbarrare le caselle A e D presenti nella pagina successiva. Dopo aver cliccato su Continua, ti si aprirà una schermata dove dovrai inserire i seguenti dati:

  • Nome;
  • Cognome;
  • Residenza;
  • Domicilio (se diverso dalla residenza);
  • Numero del documento di riconoscimento.

Qualora tu stai facendo la richiesta in tal senso in qualità di azienda, ricordati di compilare anche i campi relativi al codice fiscale e alla partita IVA.

Dopodiché, ti verrà chiesto di individuare la modalità mediante la quale ti dovrà essere fornita una risposta. Puoi optare per i canali tradizionali delle poste oppure per una missiva da ricevere sul proprio indirizzo di posta elettronica. Sappi che con una risposta via mail le tempistiche non andranno mai oltre i 15 giorni lavorativi.

Confermando quest’ultimo step otterrai una sorta di modulo precompilato da stampare e da firmare. Successivamente, dovrai scannerizzarlo per poi mandarlo all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. All’interno della mail da inoltrare allega anche una copia fronte/retro sia della tua carta di identità che della tua tessera sanitaria.

Non appena riceverai la risposta, dovrai versare 4 euro tramite bollettino postale (o mediante un punto vendita legato al circuito Sisal Pay) qualora vengano rivelate delle informazioni particolarmente importanti sulla situazione creditizia. In caso contrario, dovrai sborsare 10 euro; in aggiunta a ciò, sappi che potrai inoltrare un’altra richiesta di questo tipo al Crif solo quando saranno trascorsi 90 giorni dall’ultima richiesta.

Se, poi, vuoi avvalerti di un servizio del Crif che ti consente di comprendere se hai le carte in regola per chiedere un nuovo finanziamento, allora non puoi non prendere in considerazione il servizio di consulenza denominato Mettinconto.

Compilando l’apposito form sul sito ufficiale del Crif – e pagando 35 euro con carta di credito o bollettino del circuito Sisal Pay – accederai ad una proposta che nel giro di 24 ore ti fornirà tutte le informazioni creditizie che desideri. A ciò, poi, si aggiungono anche le panoramiche sull’affidabilità creditizia e quegli interventi per correggere eventuali anomalie.

A cosa serve sapere se si è segnalati al Crif?

Qualora i passaggi illustrati poc’anzi ti collochino in una posizione creditizia alquanto svantaggiosa, dovrai optare per delle soluzioni finanziarie collaterali come i prestiti per i cattivi pagatori o l’apertura di un conto corrente a favore dei protestati. Ciò che conta sapere è che le garanzie, in questo caso, sono particolarmente stringenti e ricadono, spesso e volentieri, in un’ipoteca di un tuo immobile o nella figura di un garante, ossia, un terzo soggetto che coprirà le eventuali insolvenze del beneficiario di turno.

La cancellazione dal Crif avviene in modo automatico non appena normalizzerai ogni tipo di pendenza. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni che riducono sensibilmente le tempistiche previste per l’occasione:

  • Quando la banca o la finanziaria ti ha classificato erroneamente come moroso;
  • Quando uno dei bollettini del piano di rientro ti è arrivato in ritardo.